Il 10 ottobre è la Giornata della salute mentale promossa dall’OMS. Il progetto europeo ABC sulla salute mentale, di cui Uisp è partner, rilancia l’impegno delle organizzazioni coinvolte nella promozione dell’attività fisica e dello sport per il benessere psicofisico dei cittadini e delle cittadine. L'azione si inserisce nel solco della sollecitazione della Commissione Europea e dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulla situazione relativa alla salute mentale a livello europeo e mondiale.
In vista di questa ricorrenza, nel mese di settembre sono stati lanciati diversi appelli per sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica, delle organizzazioni della società civile e delle istituzioni. Tra questi il più importante si è verificato in occasione dell’Assemblea Generale dell’ONU. "Le malattie non trasmissibili e i problemi di salute mentale sono assassini silenziosi, che ci privano di vite e innovazione - ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS - Abbiamo gli strumenti per salvare vite umane e ridurre la sofferenza. Paesi come Danimarca, Corea del Sud e Moldavia stanno aprendo la strada, mentre altri sono indecisi. Investire nella lotta contro le malattie non trasmissibili non è solo una questione di economia intelligente: è una necessità urgente per società prospere". Il direttore generale Oms si è espresso in occasione della quarta riunione di alto livello dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, lo scorso 25 settembre, che ha visto la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo per discutere della prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili e la promozione della salute mentale e del benessere.
L’obiettivo dall’OMS era arrivare all’adozione di un'ambiziosa dichiarazione politica per sollecitare i paesi ad accelerare gli impegni e gli investimenti in questi settori critici della salute e dello sviluppo. L’invito è basato sulla consapevolezza da parte di chi studia e analizza i processi in corso nelle nostre società che le malattie non trasmissibili, le malattie cardiovascolari e i problemi di salute mentale, come ansia e depressione, siano ormai molto diffusi in tutti i paesi e le comunità, e colpiscano persone di tutte le età e livelli di reddito. La preoccupazione è che in assenza di un'azione urgente e costante per affrontarli, milioni di altre vite andranno perse prematuramente. Nel comunicato diffuso dall’OMS in occasione dell’evento non si lancia solo l’allarme ma si evidenzia anche come le soluzioni per affrontare le malattie non trasmissibili e promuovere la salute mentale e il benessere siano accessibili ed estremamente economiche. Nonostante questo si rileva che i governi spesso si trovano ad affrontare un'intensa attività di lobbying da parte di potenti industrie i cui prodotti contribuiscono alle malattie. Le aziende produttrici di tabacco, alcol e alimenti ultra-processati tentano spesso di bloccare, indebolire o ritardare politiche salvavita, che vanno dalle tasse alle restrizioni di marketing volte a proteggere i bambini.
Nel comunicato si rilancia l’invito a intensificare l'attuazione del cosiddetto "Best Buy" dell'OMS, una serie di interventi ad alto impatto tra cui la tassazione di tabacco e alcol, la protezione dei bambini dal marketing dannoso, la gestione dell'ipertensione e l'estensione degli screening, che costerebbe in media solo 3 dollari in più a persona all'anno. Il ritorno sull'investimento sarebbe sostanziale: entro il 2030, la piena attuazione potrebbe salvare 12 milioni di vite, prevenire 28 milioni di infarti e ictus, aggiungere 150 milioni di anni di vita in buona salute e generare oltre 1.000 miliardi di dollari di benefici economici.
Significativo l’appello di Devora Kestel, direttrice del Dipartimento per le malattie non trasmissibili e la salute mentale dell'OMS: "Sappiamo cosa funziona. Il momento di agire è adesso. I governi che agiscono con decisione proteggeranno e salveranno vite umane, taglieranno i costi e sbloccheranno la crescita. Quelli che ritardano pagheranno con vite umane perse e economie più deboli". Le malattie non trasmissibili sono responsabili della maggior parte dei decessi a livello globale e oltre un miliardo di persone convive con problemi di salute mentale. Il 75% dei decessi correlati a malattie non trasmissibili e problemi di salute mentale si verifica in paesi a basso e medio reddito, con una perdita di 32 milioni di vite ogni anno. In occasione del prossimo appuntamento del progetto ABC che si svolgerà nel quadro del Move Congress ISCA, a Copenhagen tra il 29 e il 31 ottobre, il tema della salute mentale sarà uno degli argomenti principali e vedrà la partecipazione di esperti su strategie e programmi utili ad approfondire la comprensione della crisi della salute mentale, delle sue cause e caratteristiche e a rafforzare la consapevolezza e le capacità degli attori sociali e istituzionali di sviluppare le necessarie strategie e iniziative per affrontare quella che si configura come una vera e propria emergenza sociale. (Raffaella Chiodo Karpinsky)